Un percorso didattico a cielo aperto accoglie i visitatori, mentre un calco sulla riva e due strappi di sezioni di scavo, esposti nel museo Civico preistorico fanno sì che i visitatori possano capire come si svolgeva la vita nell’antico nucleo abitativo. Altri reperti invece sono visibili nei musei Civici di Villa Mirabello a Varese. Nel sedicesimo secolo questo lembo di terra era conosciuto come isola di San Biagio, qui infatti vi era stata costruita una chiesetta a lui dedicata. Nel 1822 l’isolino fu acquistato dal duca Pompeo Litta che lo ribattezzò Camilla in omaggio alla moglie. Il duca abbellì la zona piantando pini, frassini, abeti e pioppi. Cinquant’anni dopo fu acquistato dall’industriale Andrea Ponti che la rinominò Virginia. Risale al 1962 la donazione da parte del proprietario Ponti al Comune di Varese.
E oggi cosa troviamo?
Oltre al bellissimo isolino da visitare, un caratteristico ristorante che organizza una serie di incontri nell’isola della sana e corretta alimentazione, anche con i Laboratori del gusto nati al ristorante Tana d’Orso. Al sabato e alla domenica salpando da Biandronno (via Marconi) puoi partecipare a teatrini e laboratori per bambini, fare l’aperitivo, fare un bel tour sul lago di Varese e altre piacevoli sorprese.
Come raggiungiamo l’isolino?
Un piccolo battello salpa da Biandronno tutti i sabato e domenica, scegli l’ora più adatta a te!
Buttati a capofitto nel sito dell’Isolino e scegli la tua vacanza da riscoprire nell’isola che c’è!
(da Lombardia Oggi)