L’Isolino delle Meraviglie

da visitare
Una piccola oasi in mezzo al lago con tante meraviglie da scoprire o riscoprire. L’Isolino Virginia è tornato a splendere in tutta la sua bellezza dopo intensi lavori di riqualificazione. L’Iisolino, dalla forma triangolare, è a pochi metri dalla riva occidentale del territorio di Biandronno, e solo uno stretto canale detto Ticinello lo separa dalla terraferma. Sulla sua superficie (9200 metri quadrati circa) si può ammirare una lussureggiante vegetazione composta da salici, querce, ontani neri, ninfee, pungitopo e un raro esempio di cipresso calvo delle paludi. L’isolotto è abitato da diversi animali selvatici come la folaga, il germano, lo svasso, il tarabusinoe al gallinella d’acqua. Le sue rive son ricoperte da folti canneti che danno riparo agli animali.

Il sito è molto famoso per gli insediamenti preistorici e per questo è entrato a far parte dei siti riconosciuti da Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità insieme ad altre stazioni palafitticole dei laghi varesini, Bodio Centrale e il Sabbione. La sua storia infatti risale al primo Neolito (VII-VI millennio a. C.) e vi sono tracce dell’uomo in più punti del lembo di terra fino dell’età del Bronzo (X secolo a. C. circa).

Importanti ricerche riportano alla luce uno dei più importanti siti palafitticoli del Neolitico, risalente all’incirca al 3500 a. C. Nel sito furono anche trovati manufatti in quarzo, lamine in selce e ossidiana, cuspidi di freccia.

(foto dal web)

Un percorso didattico a cielo aperto accoglie i visitatori, mentre un calco sulla riva e due strappi di sezioni di scavo, esposti nel museo Civico preistorico fanno sì che i visitatori possano capire come si svolgeva la vita nell’antico nucleo abitativo. Altri reperti invece sono visibili nei musei Civici di Villa Mirabello a Varese. Nel sedicesimo secolo questo lembo di terra era conosciuto come isola di San Biagio, qui infatti vi era stata costruita una chiesetta a lui dedicata. Nel 1822 l’isolino fu acquistato dal duca Pompeo Litta che lo ribattezzò Camilla in omaggio alla moglie. Il duca abbellì la zona piantando pini, frassini, abeti e pioppi. Cinquant’anni dopo fu acquistato dall’industriale Andrea Ponti che la rinominò Virginia. Risale al 1962 la donazione da parte del proprietario Ponti al Comune di Varese.

E oggi cosa troviamo?

Oltre al bellissimo isolino da visitare, un caratteristico ristorante che organizza una serie di incontri nell’isola della sana e corretta alimentazione, anche con i Laboratori del gusto nati al ristorante Tana d’Orso. Al sabato e alla domenica salpando da Biandronno (via Marconi) puoi partecipare a teatrini e laboratori per bambini, fare l’aperitivo, fare un bel tour sul lago di Varese e altre piacevoli sorprese.
Come raggiungiamo l’isolino?
Un piccolo battello salpa da Biandronno tutti i  sabato e domenica, scegli l’ora più adatta a te!

Buttati a capofitto nel sito dell’Isolino e scegli la tua vacanza da riscoprire nell’isola che c’è!

(da Lombardia Oggi)